Italian Journal of Geosciences - Vol. 129 (2010) f.1

Le litofacies permiane e triassiche della formazione di M. Facito auctt. nell'area di M. Facito (successione di Lagonegro, Appennino meridionale)

Leonsevero Passeri(*) & Gloria Ciarapica(*)
(*) Dipartimento di Scienze della Terra, Piazza Università -06100 Perugia (Italia); e-mail lpasseri@unipg.it - ciarapic@unipg.it


DOI: https://doi.org/10.3301/IJG.2009.03
Volume: 129 (2010) f.1
Pages: 29-50

Abstract

Questo lavoro ha lo scopo di presentare un panorama completo delle litofacies contenute nella formazione di M. Facito (Permiano superiore-Carnico inferiore p.p.). La successione di questa formazione è stata ricostruita utilizzando spezzoni di serie che usualmente non sono in continuità stratigrafica. a) Calciruditi a fusuline (Permiano superiore). Sono presenti unicamente come massi e ciottoli sparsi nel detrito. Sono prodotti del dilavamento di mélange sinorogenici e derivano da trucioli tettonici strappati dall'originario substrato. b) Litofacies di Capelluzzo (Spatiano-Egeano). È formata da calcilutiti, argilliti e calcareniti quarzifere che furono deposte in ambiente costiero con probabile evoluzione regressiva. Contengono conodonti e foraminiferi. c) Litofacies di Pietra Maura (Anisico p.p.). Consiste di biocostruzioni ad organismi incrostanti che presentano tracce d'emersione al tetto. Contiene alghe, brachiopodi, foraminiferi, granuli rivestiti e una piccola percentuale di granuli di quarzo. d) Litofacies di Varesano (Anisico p.p.). È formata da marne, argille ed arenarie. Questa litofacies giace al fianco e al tetto delle biocostruzioni di Pietra Maura. Include facies costiere con ripples da onda e facies d'acqua più profonda con torbiditi. Le argille e le arenarie a ripples da onda contengono le stesse specie di brachiopodi presenti nei calcari di Pietra Maura. e) Litofacies di Bellagamba (Ladinico p.p.). Include calcari nodulari rossi, selci radiolaritiche, radiolariti, calciruditi e megabrecce. Questa litofacies segna la nascita del bacino d'acqua profonda Lagonegrese ed è vista come espressione del rifting Ionico. Il calcare nodulare rosso contiene rarissime ammoniti e abbondanti conodonti (dal Fassanico inferiore al Longobardico superiore p.p.). Selci radiolariti che e radiolariti hanno fornito numerosi esemplari di radiolari che sono ancora in fase di studio. Calciruditi e megabrecce contengono elementi provenienti da biocostruzioni ladiniche che non sono presenti nell'area di M. Facito, ma che sono ben conosciute nell'area di Tempa di Rocca Rossa (litofacies di Tempa di Rocca Rossa, Ladinico p.p.). f) Litofacies di Petina Chiana (Longobardico superiore p.p.-Julico p.p.). Questa litofacies contiene argilliti rosse e calcilutiti con radiolari e bivalvi a guscio sottile. Segna il passaggio ai Calcari con Selce. Questo lavoro contiene anche la descrizione di alcune litofacies d'incerta posizione stratigrafica. Tra queste, quella di Cognone fu deposta in ambiente costiero e potrebbe essere riferita all'Anisico. Particolare attenzione è stata inoltre dedicata ai mélange sinsedimentari, sinorogenici e postorogenici. I primi sono rappresentati dalla litofacies con radiolariti e calciruditi e si originarono durante il rifting ionico. I secondi marcano le zone di sovrascorrimento e contengono trucioli della parte più vecchia della successione di Lagonegro misti ad elementi del «flysch galestrino». Gli ultimi, molto diffusi, sono rappresentati da sedimenti sciolti, generati da processi eluvio-colluviali o da colate gravitative, e da conglomerati fluviali ben cementati. L'abbondanza di mélange ha probabilmente portato ad interpretare erroneamente la formazione di M. Facito come un unico, immenso olistostroma mentre, a nostro giudizio, la frammentazione di questa formazione è essenzialmente legata a fattori tettonici.

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